Natalia studentessa di Giurisprudenza a Cagliari qualche sera fa, dopo un’intensa giornata come volontaria della Croce Rossa a Cagliari, ancora in divisa si stava recando alla mensa universitaria, quando ha subito una violenza sessuale da parte di un uomo. Natalia ha saputo difendersi e scappare, coraggiosamente ha poi denunciato l’accaduto ai carabinieri e pubblicamente: “Ho deciso di parlare pubblicamente, prendendomi la responsabilità…Ho deciso di denunciare e metterci la faccia perché spero che fatti simili non capitino più a nessuno!”. La solidarietà, soprattutto di coetanee universitarie, si è subito fatta sentire e alcune l’hanno contattata per dirle che avevano subito violenze simili nella stessa zona. Brava Natalia! Solidarizziamo con te, siamo vicine a te e a tutte le donne che subiscono similiLeggi Tutto

C’è da inorridire leggendo le motivazioni della richiesta di archiviazione con cui la PM di Benevento Flavia Felaco scagiona il marito di Carla (nome di fantasia) dall’accusa di stupro: “…perché l’uomo deve vincere quel minimo di resistenza che ogni donna, nella stanchezza delle incombenze quotidiane, tende a esercitare quando un marito tenta un approccio sessuale…”. E che importa se quello stesso marito è stato denunciato per ripetute violenze e maltrattamenti, per esempio averle puntato un coltello alla gola dichiarando, alla presenza di testimoni, che sarebbe diventato il prossimo uxoricida di cui i giornali avrebbero parlato. Anche quello, per la Pm, era solo uno “scherzo”, per quanto di cattivo gusto. Intanto però la vita di Carla coi sui figli è stata stravolta, costrettaLeggi Tutto

In Via Genova a Torino tre lavoratori hanno perso la vita. Durante il montaggio del braccio di una gru, tutta la struttura ha ceduto schiantandosi sulle case, sulle auto e sull’asfalto. Boato, polvere e calcinacci dappertutto, come dopo l’esplosione di una bomba. I tre operai sono rimasti schiacciati dalla gru mentre crollava a terra , e solo per caso si è evitata una tragedia maggiore, visto che in quel momento non c’era traffico e non passavano altre persone. Ai familiari di Marco P., Roberto P. e Filippo F. va tutta la nostra vicinanza e solidarietà. Quanto accaduto può lasciare sgomenti, attoniti e impotenti, perché si inscrive nella strage che continua – tre vittime del lavoro al giorno – e che sembraLeggi Tutto

Scioperare per migliorare condizioni di lavoro e di vita, per affermare dignità e rispetto è giusto. Anche in questa occasione è uno sciopero che ha mille motivi per essere partecipato , ma che dall’alto dei vertici e burocrazie sindacali è stato reso blando e poco incisivo. Noi scioperiamo e saremo in piazza per dare il nostro contributo alla crescita di un sentimento affermativo a una vita migliore, per fare emergere valori di equità, solidarietà, collaborazione e cooperazione, quindi per essere più e meglio assieme e uniti. Scioperiamo per manifestare il senso di umanità e di riscatto che si rafforza sentendoci a fianco di chi lotta per difendere il lavoro , a chi cerca un futuro migliore come i profughi alla frontieraLeggi Tutto

Venerdì 3 dicembre si è svolta a Cesena una fiaccolata solidale per denunciare la vergognosa condizione in cui sono tenuti i profughi bloccati al confine tra Bielorussia e Polonia. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di circa 150 persone e l’adesione del gruppo de La Comune di Cesena, è stata indetta dalla rete Comunità accogliente (formata da CGIL, CISL, Caritas, Auser, ARCI), ed è stata costruita a partire dall’appello che un giornalista locale – grazie anche ad un incoraggiamento ricevuto dal primo incontro dei Dialoghi de La Comune su “L’epoca che attraversiamo e noi” – ha rivolto a tutti coloro che “non possono restare indifferenti” di fronte a una così palese violazione del diritto di umanità. Una iniziativa costruita dalLeggi Tutto

La ministra Lamorgese ha emanato una direttiva che limita la libertà di manifestare. Il ministero dell’Interno, prendendo a pretesto le modalità delle manifestazioni di protesta contro “le misure emergenziali dettate dal Covid 19”, attacca la libertà di tutti. Si invitano i prefetti a vietare cortei nei centri storici, dove si concentrano le attività commerciali, e a confinare le manifestazioni in luoghi più periferici. L’ultima parte della circolare offre la possibilità di estendere tali misure restrittive alle “manifestazioni pubbliche attinenti ad ogni altra tematica”.Le motivazioni sono evidentemente pretestuose e le misure rappresentano un’ulteriore limitazione della libertà – già ristretta in questi anni – di scendere in piazza. Perciò condividiamo le denunce che si stanno esprimendo contro questa circolare. È necessario che leLeggi Tutto

Circa cinquecento persone si sono radunate a Riace, in Calabria, per una due giorni all’insegna della  solidarietà, dell’accoglienza e dell’antirazzismo. Gente proveniente da diverse parti d’Italia (anzitutto dalla Calabria, ma anche da Puglia, Campania, Sicilia, Lombardia, Emilia Romagna, Sardegna ecc.), rappresentanti di associazioni, collettivi, gruppi impegnati o singoli volenterosi e schierati, artisti, intellettuali e giornalisti, sono accorsi nel piccolo borgo per dare solidarietà all’ex sindaco dell’accoglienza Mimmo Lucano, condannato a più di 13 anni di carcere per aver cercato di offrire rifugio e ospitalità agli immigrati provenienti da diverse parti del mondo. Significativa la voglia di confrontarsi, di conoscersi e conoscere le diverse esperienze di impegno (non a caso il giornale La Comune, tra i pochi periodici presenti all’iniziativa, è statoLeggi Tutto

La mancata approvazione del Ddl Zan sta facendo discutere tante/i insegnanti che si impegnano contro le discriminazioni: come compagne/i de La Comune che lavorano nella scuola crediamo sia giusto fare chiarezza su alcuni aspetti.Nel Ddl Zan non si dice la verità su alcune questioni fondamentali, si nega l’identità di genere, si dissolve il fatto che la specie umana è composta da due generi (donne e uomini) e non si dice che la prima oppressione, da 5.000 anni, è quella contro il genere femminile: ma affermare la libertà delle donne è il primo imprescindibile passo per affermare la libertà di tutte/i.Ci impegniamo per la libertà di scelte affettive, contro omofobia e transfobia e non ci fidiamo dello Stato e delle sue istituzioni,Leggi Tutto

I deliri negazionisti di alcune frange del fronte No Vax e No Green Pass – come la recente sceneggiata a Novara di un gruppo di manifestanti che indossavano i “pigiami a righe” dei prigionieri dei campi di sterminio nazisti – sono colmi di stupidità e ignoranza. Il caso di Novara è l’ultima delle banalizzazioni sempre più frequenti di una pagina tragica della vicenda umana le cui ferite rimangono ancora aperte. L’uso distorto del massacro sistematico del popolo ebraico, della popolazione Rom e Sinti europea, degli omosessuali, delle persone inferme nella mente e nel corpo, degli oppositori per mano nazista è un insulto alla memoria delle vittime e dei sopravvissuti. La banalizzazione dell’Olocausto è parte delle teorie cospirative che trovano nel webLeggi Tutto

Sabato 23 ottobre a Firenze più di un centinaio di persone hanno dato vita ad un presidio per l’accoglienza ed in solidarietà coi popoli afghani, di cui abbiamo dato notizia nei giorni scorsi con l’appello qui pubblicato. Un momento significativo che ha visto la partecipazione, oltre che delle realtà promotrici, anche di una delegazione della CUB e soprattutto del Collettivo di Fabbrica GKN, che ha positivamente contribuito al presidio. Infatti, intervenendo, uno degli operai ha parlato dell’importanza dell’amore per abbattere i muri che dividono le persone; spiegando quanto i governi respingano gli immigrati basandosi su queste divisioni tra la gente. Un presidio positivo anche perché costruito dal protagonismo diretto di alcuni fratelli bengalesi e soprattutto dalle amiche e amici di IranLeggi Tutto